Scrivania da lavoro per ufficio, come trovare quella giusta

A chi non è mai capitato, almeno una volta nella propria carriera lavorativa, di non riuscire a trovare documenti e strumenti necessari per ultimare un progetto. Il primo passo per svolgere le proprie attività velocemente, riducendo il livello di stress, è quello di organizzare lo spazio in modo efficace e funzionale. E proprio in questo senso, la scrivania da lavoro per ufficio gioca un ruolo essenziale. Non tutte le scrivanie sono uguali, per questo è opportuno scegliere quella che meglio rispecchi le proprie esigenze. Ecco tutti i consigli per non sbagliare.  

Ergonomia della scrivania da ufficio: il principio fondamentale per il benessere

Il requisito basilare per garantire il benessere di dipendenti e impiegati in ufficio è senza dubbio quello dell’ergonomia, anche per quanto riguarda la scrivania da ufficio. Un ambiente del genere segue una serie di regole che mirano a preservare la salute dell’individuo, nel corso del tempo. 

Una scrivania da lavoro per ufficio deve avere delle dimensioni specifiche e proporzionate alla statura della persona che la utilizza. In linea di massima, la misura ideale è di circa 74/76 cm. In questo caso è utile approfittare di postazioni con altezza regolabile. Non solo, la struttura deve essere salda e stabile e la superficie del piano di lavoro poco riflettente. 

Deve garantire lo spazio sufficiente per ospitare PC, tastiera, stampante, cancelleria e documenti vari. Per ciò che riguarda gli accessori, una postazione ottimizzata dovrebbe integrare un supporto per il monitor che assicuri una corretta distanza dagli occhi dell’utilizzatore, un poggia-polsi per evitare tensioni a spalle e braccia e un poggiapiedi, che stimoli a mantenere una posizione naturale, scongiurando problemi alla circolazione sanguigna degli arti inferiori.

Scrivania grande operativa, direzionale o angolare? Il modello migliore per ogni esigenza

Per arredare un ufficio non aperto al pubblico e destinato unicamente all’attività lavorativa il suggerimento è quello di optare per una scrivania operativa. È una soluzione semplice e minimale che unisce ergonomia, funzionalità e prezzi decisamente più contenuti. Può rivelarsi adatta anche una scrivania grande, specie se abbiamo a che fare con ambienti ampi. 

I modelli singoli possono facilmente essere posizionati anche in uno studio casalingo. Quelli a doppia postazione, al contrario, sono perfetti per gli uffici open-space, per favorire l’interscambio di idee e il confronto tra collaboratori. 

Discorso diverso quando parliamo di un ufficio destinato a chi ricopre ruoli di spicco all’interno dell’azienda. In questo caso occorre prediligere una scrivania direzionale, che comunichi autorevolezza, affidabilità ed eleganza. Di dimensioni maggiori e con allunghi laterali, mobili e dotazioni extra, è realizzata con materiali selezionati: vetro, legno massello, acciaio o cristallo. 

Quando, infine, la necessità è quella di ottimizzare gli spazi e sfruttare tutti i centimetri a disposizione nei locali caratterizzati da metrature ridotte il suggerimento è quello di puntare sulle scrivanie angolari. Grazie alla tipica forma ad “L” sono in grado di adattarsi a molti ambienti, inserendosi in angoli o in spazi che, solitamente, non verrebbero sfruttati a pieno.